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Dopo diverso tempo torno a scrivere una recensione.
Non è mai facile per me trovare un posto di cui voglio parlare a tutto tondo, su cui non ho riserve e che mi sento di suggerire; in aggiunta a questo è ancora meno facile che io di questo posto abbia delle foto.
Fortunatamente la mia solita amica mi aveva avvisato che Noi Sushi a Gabicce era un posto da non perdere e io mi sono portata dietro la macchina fotografica.
Le luci del locale non sono esattamente quelle che sceglierebbe un fotografo, men che meno un fotografo mediocre come me ma qualche immagine l’ho presa e tanto basta.
Parto con una premessa: io non mangio sushi, non lo mangio qui in Italia, potete chiamarmi snob quanto volete e giurarmi che l’all you can eat sotto casa vostra ha del tonno magnifico ma ho avuto la fortuna di godermi un viaggio gastronomico in Giappone, di mangiare sushi allo Tsukiji market, il mercato ittico di Tokyo, a un’ora in cui gli italiani raramente si trovano ad avere voglia di pesce e so che nella maggior parte dei casi il sushi che si mangia qui è…Come il piatto di pasta che potete trovare in qualche anonimo locale all’estero, magari proprio in Giappone.
Sono coerente, non cerco tagliatelle in Giappone e non cerco sushi in Italia ma so perfettamente che in entrambi i casi possono esserci delle eccezioni, dei ristoranti in cui la buona volontà e l’attenzione di gestori e cuochi riescono a trasportare dall’altra parte del mondo piatti tipici con ottimi risultati.
E’ il caso di Noi sushi, finalmente un posto per me comodo da raggiungere che cerca di riprendere lo stile delle izakaya (osterie) giapponesi a partire dall’arredamento e dall’illuminazione.
Finalmente un posto dove il tonno non è solo tonno ma toro (o o-toro) o maguro a seconda delle parti prese in considerazione, dove si possono trovare l’unagi ( anguilla), il kare raisu ( curry con riso, il curry giapponese è molto diverso dai curry indiani o thailandesi) e un’onesta ciotola di ramen con dentro due belle fette di maiale morbide morbide e il naruto o servita coi gamberi (ebi).
Dove la salsa di soia non è una bottiglia lasciata sul tavolo ma un prodotto artigianale con diverse sfumature.
Basta sushi abbinato al riso alla cantonese e agli involtini primavera che mi fa l’effetto degli spaghetti serviti col cappuccino.
Nulla contro la cucina cinese, può esser deliziosa e varia ma trovare il gusto dei piatti che ho mangiato in Giappone è stato consolatorio dopo tanto tempo.
Abbiamo mangiato entrambe otoro e ramen, seguiti da maki (non ricordo il tipo a dir il vero) e da una tataki di tonno servita con una varietà di salse interessanti.
A seguire due dessert, uno al cocco uno al tiramisù.
Come si sarà capito ho apprezzato tutto quello che abbiamo provato, mi ha garbato molto la naturalezza con cui hanno accostato alcuni sapori “nostri” a preparazioni giapponesi come nel caso delle salse della tataki e nel caso del tiramisù che è diventato un rotolo chiamato tiramisushi (fatto bene, con una buona base di pasta e una crema delicata).
Non vedo l’ora di tornare e provare altre cose lasciate indietro come gli yaki tori e i nigiri che mi facevano molta gola.
Mio marito, restato a casa, si è mangiato le mani, mi sa che la prossima volta è dei nostri!
I’m back, after a long time, with a review.
As I always say it’s hard to me writting about a place, I need to be totally committed about the food, the service, the atmosphere.
Plus I need to have pictures of that place.
Luckly my old friend told me that Noi sushi was a total hit so I took the camera with me.
Lights weren’t exactly right for a photographer, far less right for an awful photographer like me but I have some pictures now and they are enough for this post.
I need to start by saying I don’t usually eat sushi in Italy.
You can call me posh, you can swear the all you can eat you know has the best tuna but I had the luck to make a gastronomic jurney in Japan some years ago, I tasted sushi at Tsukiji market and I know a little how Japanese cooking taste ( I’m not speaking just about sushi): eating sushi here is like…Eating a dish of pasta abroad.
I’m congruent, I don’t eat spaghetti in Japan as I don’t eat sushi here but I know there are places where will and hard work of owners and chefs can make the difference and give you the foreign experience you miss.
Noi sushi is the place.
At last a place near home where I can find not tuna but maguro and otoro, where I can find unagi (eel) and kare raisu (Japan curry with rice) and a honest bowl of hot ramen with fat pork belly and naruto in it.
Where soy sauce isn’t only a bottle on the table but an artisan production.
No more sushi paired with cantonese rice and spring rolls (as the most sushi restaurants in Italy, especially the cheapest ones, are runned by Chinese people with a poor knowledge of Japanese cooking) that give me the same sick feeling of spaghetti served with cappuccino.
I don’t blame Chinese food as I love it and it could be really delicious but finding a place with real Japanese cooking has been great after all this time.
The forniture, the lights, everything is arranged to let you think of an izakaya (Japanese tavern).
We tried otoro, ramen, then my friend took makis and I took a maguro tataki served with different sauces.
She took a coconut dessert, I took a classic tiramisù made sushi-like, both were delicious.
I’m looking forward to go again, this time hubby stayed at home, raving about this decision looking at the photos I posted, I bet next time he’ll come with us!
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