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Scrivere recensioni è un lavoro lungo, mi ci butto quasi esclusivamente nel week end e le scrivo comunque in più riprese perchè devo riordinare le idee, cercare di essere precisa e non dimenticare nulla.
Ci sono poi recensioni che si scrivono da sole perchè il posto e l’esperienza che devi descrivere filano lisce sull’onda della soddisfazione.
E’ il Caso de Il Chiosco di Bacco, sulla Santarcangiolese, ai piedi di Torriana.
Immerso nel verde è un’oasi ideale con il caldo estivo e con gli interni caldi e le luci soffuse un rifugio ideale per l’inverno; il personale è premuroso ma discreto così come il titolare che sa sempre quando soffermarsi a fare un saluto o chiacchierare e quando lasciare che i suoi ospiti si godano quello che esce dalla cucina.
Il menu è vario e presenta diversi presidi Slow Food, sicuramente la carne è l’elemento di punta del locale ma non mancano intriganti proposte vegetariane che coprono tutte le portate.
I primi vedono come protagonista la pasta al mattarello; in stagione, quando disponibili, porcini e tartufo rendono tagliatelle o tagliolini davvero speciali.
Questo è uno dei ristoranti dove si può gustare il pregiato manzo Wagyulem ovvero manzo Wagyu allevato, grazie a una partnership con la Facoltà di Veterinaria dell’Università di Bologna, per risultare molto simile al famoso manzo di Kobe, vanto giapponese che ho avuto la fortuna di assaggiare personalmente proprio nella città di Kobe; il Wagyulem non ha davvero molto da invidiare rispetto all’originale ma la sua produzione locale e la speciale massaggiatrice meccanica che sostituisce appositi addetti, abbattono il prezzo rendendo questa squisitezza alla portata di quasi tutte le tasche.
Potete assaggiare questo manzo in carpaccio come antipasto, sotto forma di mortadella abbinato ai passatelli nei primi o, ancora meglio e al suo meglio, come controfiletto su pietra ollare.
Essendo un taglio molto particolare e pregiato non è sempre in menù ma, in caso di incoercibile voglia di carne, Angus, Marchigiana e Chianina sono comunque una garanzia di bontà e se proprio non si vuole rinunciare al Wagyu basta accordarsi con un po’ di anticipo.
Non mancano secondi più elaborati come la tagliata scaglie di Fossa,pere speziate alla cannella,noci e fichi secchi di Carmignano o il filetto al foie gras.
I dolci ripercorrono la tradizione romagnola con un tocco di eleganza nella presentazione: dal millefoglie di mascarpone alla zuppa inglese con ciambella all’olio d’oliva passando per un caposaldo ormai non facilmente reperibile nei ristoranti come il porcospino (crema al burro aromatizzata al caffè e mandorle).
I prezzi si aggirano sui 50-70 euro a persona, menu completo con vino e acqua; sono ovviamente molto variabili in base alle pietanze e ai vini scelti.
Per me e mio marito il Chiosco è ormai un must per le occasioni speciali come l’anniversario.
Writting reviews is the longest kind of post to work on; I work on this on week ends mainly because I need to collect my thoughts to be sure to put in the post all I want to say and describe about the place I’m talking about.
There are, however, some exceptions: places I love so much words come out from the tip of my fingers because satisfaction speaks for itself.
Il Chiosco di Bacco is one of those places.
In the middle of a green and lush garden, perfectly looked after, it’s the right place to escape summer heat while the romantic and warm inside encourage winter dinners.
Staff is well trained and polite as it’s the owner who always knows when to chat with customers and when to let them enjoy what the kitchen offers.
Menu is rich and you can find some ingredients protected by Slow Food; meat is, for sure, the spearhead of Chiosco di Bacco but from entrées to main courses you can also find entangling vegetarian proposals.
First courses are alway homemade from the scratch, tagliatelle, ravioli are always “al mattarello”, made with rollpin like our heritage wants.
When in season porcini mushrooms and truffles make your pasta dish unforgetable.
This is one of the few restaurants where you can taste the fine Wagyulem beef: Wagyu beef raised locally, thanks to a partnership with Veterinary Department of Bologna University, like the famous Japanese Kobe beef.
I had the chance to taste the real Kobe in Kobe town, I can say Wagyulem is not far from the original but because of its local raising and breeding procedures it has more accessible prices.
You can taste this delicious beef as carpaccio or into a first course or, the best way, as a sirloin grilled on hot stone.
It’s a particoular and precious cut and it’s not always on the menu but if you have the greatest urgency to taste it (and I can understand this kind of pressure!) just phone some days in advance to request your sirloin.
Il Chiosco has, anyway, many other exquisite meat like Angus, Marchigiana and Chianina.
Desserts recall traditional Romagna sweets with a touch of elegance: from mascarpone, a cream made with mascarpone cheese, sugar and eggs to zuppa inglese, egg custard both plain and with cocoa on a layer of cake soaked in alchermes (pink low-alchool liquor very sweet), to “the “porcupine” a cornerstone of our desserts nowadays not often on menus made of coffee butter cream and almonds.
Prices are around 50-70 euros per person for a complete menu with water and wine, of course they may change due to food and wine choices.
For me and my husband Il Chiosco di Bacco is the right place, a must, for special occasions like anniversaries or birthdays.
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