Non so voi ma io, nella cucina di tutti i giorni, prediligo l’uso dell’olio sia come condimento che all’interno dei piatti ( principalmente sughi e contorni di verdure: come ho detto spesso durante la settimana mangiamo leggero con un occhio supplichevole alla bilancia).
L’olio per me è ed è sempre stato solo uno: l’ extra vergine d’oliva.
So che si possono fare concessioni, specialmente nell’utilizzo in cucina, ma io per abitudine uso solo extravergine e assolutamente di provenienza italiana.
Mi sono imbattuta, tempo fa, nell’olio Sagra ” bassa acidità” e, dato che era una denominazione che non avevo mai sentito, mi sono informata.
Parlando in termini semplici l’acidità è una delle caratteristiche organolettiche dell’olio: più le olive usate sono frante appena dopo la raccolta (solitamente si parla di ventiquattro ore) e più sono sane (senza ammaccature o difetti) più l’acidità risulta bassa.
Quello della “bassa acidità” è un parametro da sempre utilizzato per definire la qualità di un olio ma è sempre stato per lo più un termine e un fattore utilizzato dagli addetti al settore; Sagra, già negli anni ’90, ha portato questa caratteristica sugli scaffali del supermercato all’attenzione dei consumatori: praticamente un precursore dei tempi. 🙂
Nel caso del bassa acidità Sagra c’è un plus che come vi dicevo è per me irrinunciabile: è un olio tutto italiano frutto dell’impegno di un’azienda italiana; non potrei chiedere di più.
L’olio con questa caratteristica è aromatico ma non invadente, delicato e con un leggero retrogusto piccante.
È perfetto per condire le verdure crude o per dare il classico “giro d’olio” sulle pietanze ma è ottimo anche in cucina: l’ ho provato per un facilissimo sugo di pomodoro, un banco di prova nella sua semplicità e mi ha soddisfatto appieno.
La massima espressione per un buon olio d’oliva a parer mio?
La sempre buonissima bruschetta nella sua forma più basica: pane toscano leggermente tostato, un filo di sale, preferibilmente marino, e tanto buon olio.
Potrei pranzare e cenare così, aggiungendo verdura fresca (specialmente pomodori che ora iniziano a essere buoni e sugosi), per una settimana e non stancarmene!
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