Da quanto non postavo la recensione di un ristorante?
Secoli, oserei dire.
Mi sono lasciata prendere dai sempre presenti post di ricette ( ultimamente ne ho tante da postare) e dai post coi suggerimenti vacanzieri.
Complice una serata fra amiche per reincontrarci in un ambiente diverso e particolare ho scoperto il ristorante del Casinò di San Marino, il ristorante Seven.
Mio marito ogni tanto partecipa ai tornei di poker lì e ha sempre sentito parlar bene del Seven ma non c’è mai stato perché quando gioca non ha mai una gran fame: sono arrivata io a soddisfare le sue curiosità! 😀
È stata un’ esperienza sicuramente diversa: bell’ambiente, elegante ma non troppo formale, musica dal vivo a volume gradevole, pochi tavoli e, visto che il ristorante è proprio dentro al casinò e l’accesso è permesso solo ai maggiorenni, si gode della compagnia di sole persone adulte.
Sono una fan dei posti child friendly ma una pausa ogni tanto ci vuole proprio!
A predispormi bene a questa serata è stato anche un mio veloce salto alla toilette per lavarmi le mani: ovviamente pulita ( non lo sottolineo spesso ma è una conditio sine qua non perché io recensisca un locale sul blog!) e con una bella pila di soffici asciugamani di spugna per asciugare le mani.
Niente carta usa e getta qui.
Da lì la serata è stata tutta un crescendo: una delle commensali, fumatrice, sapendo che nel casinò si può fumare ha chiesto se poteva farlo al tavolo.
Alla risposta affermativa del maître ho sussultato: se c’è qualcuno che odia il fumo in maniera viscerale sono io.
Il maître mi ha subito rassicurato dicendomi che, grazie ai potenti aspiratori posti tutti attorno al perimetro della sala, non avrei sentito nemmeno lontanamente odore di fumo.
Ho annuito senza crederci nemmeno un po’ e invece ho dovuto ricredermi: non sono stata minimamente disturbata da quella sigaretta o dalle successive, tempo di spegnerne una e il posacenere veniva cambiato.
A casa poi ho fatto la prova- fumo facendo annusare vestiti e capelli al marito, che detesta il fumo quanto me: non ne ha sentito traccia nemmeno lui.
Veniamo alla parte fondamentale della serata… La cena!
Il menu non è molto vasto ma è segno dell’assoluta freschezza e del pregio delle materie prime usate: pesce, carne o piatti vegetariani vengono preparati davvero allo stato dell’arte.
Abbiamo preso:
Uno spaghettone con salsa di pomodorini siciliani, ricotta e origano: deliziosamente al dente, saporito e ben condito.
Un filetto al pepe verde, cotto alla perfezione e accompagnato da patate arrosto molto buone.
Delle mazzancolle flambè con una misticanza di agrumi e aceto balsamico: grandi, carnose, freschissime e fiammeggiate al tavolo.
Un risotto allo champagne Veuve Clicquot Ponsardin con gamberi rossi di Mazzara e lime, con Carnaroli della riseria Panigada: una delizia, non saprei che altro aggiungere.
Una crêpe Suzette con gelato, anche questa fiammeggiata direttamente al tavolo, gustosa e ricca di salsa.
Una crema di mascarpone e pistacchio con scaglie di pera e meringhe che me la sogno ancora.
Il pane che accompagna i piatti è sfornato dallo stesso chef e ha gusti e consistenze differenti ogni volta ma è sempre lievitato al punto giusto e morbido ( o croccante) come si deve.
Carta dei vini ben curata, sulla quale non mi dilungo perché non sono un’ esperta ma ci sono bottiglie per tutti i gusti e le tasche.
I prezzi dei piatti sono medio alti in termini generali ma decisamente vantaggiosi rispetto al livello degli ingredienti e della preparazione: se volete mangiare bene, ma bene veramente, spendendo il giusto questo è il posto!
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