In questi giorni, forzatamente a casa per seguire Lorenzo in DAD, ho avuto il tempo per aggiungere qualche pagina al ricettario che dal 2018 sto mettendo assieme proprio per mio figlio.
Un ricettario che sta seguendo la sua evoluzione alimentare, dove inserisco i piatti che preferisce in un determinato momento, non importa quanto basici o strani siano ( per esempio ho messo la ricetta dei toast prosciutto e formaggio!), se li ama finiscono in questo libro!
Ho pensato di condividere in un post questa mia creazione e alcune considerazioni in merito nel caso qualcuno voglia ripercorrere i miei passi o mettere insieme un libro di ricette familiari per i posteri, qualsiasi sia il grado di parentela.
Per prima cosa bisogna considerare che stiamo mettendo mano a un ricettario fatto per durare: è opportuno scegliere un quaderno con copertina rigida, robusto, di buona qualità.
Dovendo stare aperto su un piano, presumibilmente in cucina, per evitare che le pagine si girino, il quaderno si chiuda, per occupare meno spazio io ho scelto un quaderno a spirale.
Potreste considerare anche un quaderno ad anelli: io non li amo molto perché non li trovo comodissimi e i fogli col tempo tendono a rompersi in corrispondenza dei fori.
Quaderno grande o quaderno piccolo?
Il quadernino è forse il formato al quale siamo più legati, quello che bene o male avevano tutte le nostre nonne e mamme; io ho scelto il formato quadernone perché ho più spazio per scrivere anche dei pensieri, aggiungere disegni, considerazioni e perché in questo modo riesco quasi sempre a mettere una ricetta intera su una sola facciata, cosa che trovo molto comoda.
Se ci mettiamo nell’ottica di idee che i piatti che andiamo a tramandare verranno letti anche fra molti, molti anni, da persone per nulla familiari con la nostra quotidianità di oggi, capiamo che è meglio evitare di scrivere ” una confezione di”, “un po’ di”, oppure scrivere una marca invece dell’ingrediente corrispondente.
Ho un vecchissimo quaderno, di una bis-bis nonna, scritto con una calligrafia chiara ed elegante…
Ma non posso ripetere le ricette perché tutte le dosi sono espresse in… Soldi!
Un soldo di burro, due soldi di farina…
Ho cercato di risalire alle quantità ma è praticamente impossibile.
Come impostare le ricette?
Dando tutte le informazioni fondamentali: titolo ricetta, numero di porzioni, se siete bravi bravi il tempo di preparazione.
Successivamente gli ingredienti, con le dosi espresse in grammi se possibile che sono sempre più precise, seguiti dalla descrizioni dei diversi passaggi, senza trascurare le operazioni più banali perché non sapete se chi rifarà i vostri piatti sarà un cuoco esperto o alle prime armi.
Cosa aggiungere?
Credo che aggiungere note personali sia, per i posteri, una bellissima finestra sul passato.
Potete scrivere perché avete scelto proprio quella ricetta, a chi piace, in che occasione si prepara e da chi l’avete imparata.
Potete aggiungere disegni, adesivi, washi tape e qualsiasi cosa serva a rendere il quaderno più vostro.
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